La misura “Investimenti sostenibili 4.0” continua il lavoro iniziato con il precedente decreto del Ministro dello Sviluppo Economico datato 10 febbraio 2022, per realizzare gli obiettivi di sviluppo all’interno del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027.
Utilizzando le risorse di questo programma nazionale, questa misura mira a sostenere la transizione delle piccole e medie imprese situate nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno italiano (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) verso il concetto del Piano Transizione 4.0. Questo sarà realizzato attraverso l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili che abbraccino ampiamente le tecnologie digitali.
Le agevolazioni saranno concesse per programmi di investimento presentati da piccole e medie imprese in linea con i principi di tutela ambientale vigenti e con un alto contenuto tecnologico. Saranno favoriti in particolare quei programmi capaci di contribuire significativamente agli obiettivi di sostenibilità stabiliti dall’Unione europea e quelli diretti a promuovere la transizione verso l’economia circolare o migliorare l’efficienza energetica delle imprese.
Il totale dei finanziamenti per questa iniziativa ammonta a 400 milioni di euro, provenienti dall’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 – 2027. Il 25% di questa somma è riservato ai programmi presentati dalle micro e piccole imprese.
Beneficiari e Requisiti
Le agevolazioni saranno concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che soddisfano una serie di requisiti, tra cui:
- Essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese.
- Non essere in liquidazione volontaria o soggette a procedure concorsuali.
- Non essere state in difficoltà finanziaria al 31 dicembre 2019 (con alcune eccezioni per le microimprese e le piccole imprese).
- Rispettare le normative vigenti in vari settori, come edilizia, lavoro, sicurezza sul lavoro e ambiente.
- Non avere debiti residui a seguito della revoca di agevolazioni da parte del Ministero.
- Non aver effettuato delocalizzazioni nell’anno precedente alla richiesta di agevolazioni.
- Non rientrare in situazioni di esclusione specificate nell’articolo 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023.
Cosa Finanzia
I programmi di investimento devono:
- Utilizzare tecnologie abilitanti del Piano Transizione 4.0, con spese in questa categoria che devono essere significativamente superiori rispetto al totale dei costi ammissibili.
- Aumentare la capacità produttiva, diversificare la produzione o cambiare in modo sostanziale i processi produttivi.
- Essere realizzati nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno.
- Prevedere spese ammissibili tra 750.000 e 5.000.000 di euro o almeno il 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato.
Per i programmi ad alta sostenibilità, sono previsti criteri di valutazione specifici che consentono di ottenere un punteggio aggiuntivo.
Attività Economiche Ammesse
Sono ammissibili attività manifatturiere, con alcune eccezioni derivanti dalle disposizioni europee (siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti, produzione e distribuzione di energia). Inoltre, sono ammessi servizi alle imprese elencati nell’allegato 4 del decreto ministeriale 15 maggio 2023.
Spese Ammissibili
Le spese ammissibili includono l’acquisto di nuove attrezzature e tecnologie, opere murarie (entro il 40% dei costi ammissibili), programmi informatici e licenze, e acquisizione di certificazioni ambientali. Sono ammessi anche i costi di consulenza specialistica e diagnosi energetiche.
Le Agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti e finanziamento agevolato, coprendo fino al 75% delle spese ammissibili. Le PMI beneficiano di tassi di finanziamento agevolato più alti rispetto alle imprese di media dimensione.
Termini e Modalità di Presentazione delle Istanze
Le richieste di agevolazioni saranno valutate mediante una procedura a sportello.