Il Bonus Colonnine per imprese e professionisti promuove l’acquisizione e l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici da parte di aziende e professionisti.

Beneficiari delle agevolazioni:

Imprese: Queste agevolazioni sono destinate a imprese di qualsiasi dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, a patto che soddisfino i seguenti requisiti:

• Devono avere sede sul territorio italiano.
• Devono risultare attive e iscritte al Registro delle imprese.
• Non devono trovarsi in una situazione di difficoltà, come definita dal regolamento di esenzione.
• Devono essere iscritte presso l’INPS o l’INAIL e avere una posizione contributiva in regola, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).
• Devono essere in regola con gli adempimenti fiscali.
• Non devono essere coinvolte in procedure concorsuali, né trovarsi in stato di fallimento, liquidazione volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o in situazioni equivalenti secondo la normativa vigente.
• Non devono aver già beneficiato di aiuti de minimis che, combinati con le agevolazioni fornite da questa misura, superino i massimali stabiliti dal regolamento de minimis.
• Non devono aver ottenuto né richiesto altri contributi pubblici per le spese coperte da questo programma.
• Non devono essere soggette a sanzioni interdittive conformemente all’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
• Non devono aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti oggetto di un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che li dichiara illegali e incompatibili con il mercato comune.
• Devono essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.

Professionisti: Queste agevolazioni sono rivolte ai professionisti che soddisfano i seguenti requisiti:

• Devono presentare un volume d’affari, come indicato nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, che non sia inferiore al valore dell’infrastruttura di ricarica per la quale richiedono il contributo previsto da questa misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può superare i 20.000 euro.
• Non devono aver ricevuto né successivamente rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
• Devono essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
• Devono essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
• Devono essere in regola con gli adempimenti fiscali.
• Non devono aver ricevuto né richiesto altri contributi pubblici per le spese coperte da questo decreto.

Cosa è possibile fare con il contributo: Il contributo può essere utilizzato per finanziare l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica per veicoli.

Le spese che possono essere coperte includono quelle sostenute dopo il 4 novembre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Ministeriale 25 agosto 2021, n. 358. Queste spese devono essere al netto dell’IVA e devono essere documentate tramite fatturazione elettronica. Ecco cosa è ammissibile:

A – Acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica: – Infrastrutture di ricarica in corrente alternata con potenza compresa tra 7,4 kW e 22 kW, come wallbox con un solo punto di ricarica o colonnine con due punti di ricarica. – Infrastrutture di ricarica in corrente continua con potenza fino a 50 kW, oltre 50 kW e oltre 100 kW. – Queste infrastrutture devono essere nuove, avere una potenza nominale di almeno 7,4 kW e rispettare i requisiti minimi stabiliti dalla Delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020, articolo 4. – Devono essere collocate in Italia e in aree completamente di proprietà o regolarmente detenute dai beneficiari. – Devono essere realizzate in conformità alle migliori pratiche e dotate di dichiarazione di conformità secondo il Decreto Ministeriale 37/2008 e del preventivo di connessione approvato definitivamente. – Le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili essenziali e i dispositivi di monitoraggio sono comprese.

B – Connessione alla rete elettrica: – La connessione deve essere effettuata secondo il preventivo rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e installazione delle infrastrutture di ricarica.

C – Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi: – Queste spese sono ammissibili nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e installazione delle infrastrutture di ricarica.

Non sono in alcun caso ammissibili al contributo, ad esempio, le spese per:

• Imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere.
• Consulenze di qualsiasi tipo, tranne quelle previste nella lettera c).
• Terreni e immobili.
• Acquisto di servizi diversi da quelli specificati nelle precedenti lettere b) e c), anche se sono legati all’installazione.
• Autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

Le agevolazioni

Il contributo in conto capitale:

• può essere concesso dal MASE per un importo pari al 40% delle spese ammissibili
• è concesso, nel limite della dotazione disponibile, nell’ambito del massimale de minimis previsto per il settore di riferimento (Regolamento UE N. 1407/2013; Regolamento UE N. 1408/2013; Regolamento UE N. 717/2014)
• non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese
• ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di contributo.

Per le spese destinate all’acquisto e alla messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese quelle per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, si considerano i seguenti costi specifici massimi ammissibili:

• infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
  • wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 € per singolo dispositivo;
  • colonnine con due punti di ricarica: 8.000 € per singola colonnina.
    
• infrastrutture di ricarica in corrente continua:
  • fino a 50 kW: 1000 €/kW; 
  • oltre 50 kW: 50.000 € per singola colonnina;
  • oltre 100 kW: 75.000 € per singola colonnina.