L’articolo 18 del Decreto Legge Coesione, entrato in vigore l’8 maggio, introduce il programma “Resto al Sud 2.0”, mirato a promuovere la creazione di nuove attività imprenditoriali e professionali nei territori del sud Italia, come delineato dall’articolo 1 del decreto-legge del 20 giugno 2017, n. 91, successivamente convertito con modificazioni dalla legge del 3 agosto 2017, n. 123.
Il programma ammette al finanziamento iniziative economiche che si propongono di avviare attività di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale, sia individualmente che collettivamente. Le attività individuali richiedono l’apertura di una partita IVA per la creazione di una impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale. In forma collettiva, è possibile la costituzione di società di varie forme, inclusa la società cooperativa e la società tra professionisti.
I beneficiari principali sono giovani sotto i trentacinque anni, che possono includere:
- Persone in condizioni di marginalità o vulnerabilità sociale, come definito dal Piano nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027”;
- Individui che sono inoccupati, inattivi o disoccupati;
- Disoccupati beneficiari delle misure del programma di politica attiva “Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL”.
Il finanziamento è disponibile per:
- Servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare delle attività;
- Tutoraggio per incrementare le competenze necessarie per realizzare nuove iniziative;
- Sostegno all’investimento attraverso incentivi per l’avvio delle attività.
Inoltre, le iniziative beneficiarie saranno promosse attraverso centri regionali per l’impiego, Camere di Commercio e altri sportelli regionali.
Un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in accordo con il Ministro per gli Affari Europei, il Sud e le Politiche di Coesione, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sarà emanato entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto, per stabilire i criteri e le modalità di finanziamento delle iniziative, in linea con l’Accordo di partenariato 2021 – 2027.
Incentivi Specifici
Gli incentivi, conformi al regolamento UE 2023/2831 sugli aiuti de minimis, includono:
- Voucher fino a 40.000 euro per attività con sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori colpiti dai sismi del 2009 e del 2016. Per acquisti innovativi, tecnologici o sostenibili, il voucher può arrivare a 50.000 euro.
- Aiuti fino a 120.000 euro, con contributi a fondo perduto fino al 75%.
- Per programmi di spesa superiori, fino a 200.000 euro, il contributo a fondo perduto è fino al 70%.
Queste misure saranno finanziate con un budget di 49,5 milioni di euro per il 2024 e di 45,5 milioni di euro per il 2025.