Firmato il Decreto, le richieste per il Credito d’Imposta dal 12 Giugno al 12 luglio per investimenti realizzati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024
Cos’è la ZES Unica?
La ZES Unica è una zona economica speciale che comprende i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’obiettivo è incentivare gli investimenti in queste aree attraverso un credito d’imposta per l’acquisizione di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, nonché per l’acquisto di terreni e immobili strumentali.
Soggetti Beneficiari
Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, possono beneficiare del credito d’imposta, a condizione che effettuino investimenti nelle regioni sopra menzionate. Sono esclusi i settori dell’industria siderurgica, carbonifera, dei trasporti, energetico, della banda larga, creditizio, finanziario e assicurativo. Inoltre, le imprese in stato di liquidazione o in difficoltà non possono accedere all’agevolazione.
Investimenti Ammissibili
Gli investimenti ammissibili devono far parte di un progetto di investimento iniziale, come definito dal regolamento (UE) n. 651/2014. Devono essere realizzati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024 e possono includere l’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali. Non sono agevolabili i beni destinati alla vendita o materiali di consumo.
Misura del Credito d’Imposta
Il credito d’imposta varia in base alla regione:
- 40% per Calabria, Campania, Puglia (esclusi alcuni investimenti) e Sicilia.
- 30% per Basilicata, Molise e Sardegna (esclusi alcuni investimenti).
- Fino al 50% per territori della Puglia e 40% per Sardegna supportati dal fondo per una transizione giusta.
- 15% per le zone assistite dell’Abruzzo.
Per i progetti con costi ammissibili inferiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese. Per progetti superiori a 50 milioni di euro, si applicano le intensità massime di aiuto per le grandi imprese anche alle PMI.
Procedura di Accesso
Le imprese interessate devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute e previste. L’Agenzia pubblicherà un modello di comunicazione con le istruzioni necessarie. È possibile inviare nuove comunicazioni o rinunciare al credito durante questo periodo.
Controlli e Adempimenti
L’amministrazione finanziaria effettuerà controlli sugli investimenti, applicando le sanzioni previste in caso di credito d’imposta indebito. Il Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze gestirà la registrazione del regime di aiuti, mentre l’Agenzia delle Entrate registrerà gli aiuti individuali nel Registro nazionale degli aiuti di Stato.
Utilizzo del Credito d’Imposta
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24. Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è riconosciuto e nei successivi fino a conclusione dell’utilizzo. È cumulabile con aiuti de minimis e altri aiuti di Stato, purché non superi i limiti consentiti dalle normative europee.
Conclusione
La ZES Unica rappresenta un’opportunità significativa per il rilancio economico del Mezzogiorno. Le imprese che investono in queste aree possono beneficiare di un sostanziale credito d’imposta, stimolando così lo sviluppo industriale e l’occupazione. Questo decreto offre un quadro chiaro e strutturato per incentivare gli investimenti, contribuendo alla crescita sostenibile delle regioni del Sud Italia.
Se sei un imprenditore interessato a cogliere queste opportunità, tieni d’occhio le scadenze e le modalità di accesso al credito d’imposta. Investire nel Mezzogiorno non è mai stato così vantaggioso!